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Bando Regione Veneto settembre 2022

 
Il mercato dell’energia occupa le cronache da mesi, col rialzo dei prezzi delle fonti primarie e, di conseguenza, di quello della fonte secondaria più diffusa : l’energia elettrica ha subito rincari cospicui, e pare destinata ad averne ancora almeno nel breve. Difficile darne una dimensione esatta, perché il prezzo varia con il contratto (alcuni clienti godono ancora di prezzi pre-crisi, destinati ad aumenti a breve), con le regioni, con gli “sconti” più o meno temporanei delle accise.
 
La Regione Veneto, come molte altre (la Lombardia spesso è di esempio), ha varato un primo incentivo destinato alle IMPRESE ARTIGIANE con sede nel territorio regionale, volto a coprire una parte delle spese per varie tipologie di investimento.
 
Evidenziamo di seguito quanto concerne le spese per il fotovoltaico – (per tutti i dettagli si veda poi il bando completo qui )
 
  • Dotazione: € 5.000.000,00.
  • Presentazione della domanda dal 06/09/2022 al 29/09/2022.
  • Il progetto deve essere concluso ed operativo entro il termine perentorio del 2 ottobre 2024.
  • Assegnazione:  procedura valutativa a punteggio NON in ordine cronologico
 
Viene erogato a ciascuna impresa un contributo a fondo perduto pari al 40% della spesa sostenuta per i sei capitoli (macchinari, autocarri, software, impiantistica, energia rinnovabile, spese generali e varie) ovvero :
 
  • nel limite minimo di € 10.000,00 corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari a € 25.000,00.
  • nel limite massimo  di €100.000,00  corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari o superiore a € 250.000,00;
 
Nello specifico nel quinto capitolo rientra un impianto fotovoltaico nuovo, comprese l’eventuale accumulo e l'allacciamento alla rete dell'energia elettrica
 
(alla lettera, il bando sembra lasciare opzionale anche quest’ultimo, consentendo come sarebbe logico anche impianti in isola).
 
Sono agevolabili nel limite massimo di € 8.000,00 per impianti fino a 20 kW e di € 20.000,00 per impianti superiori a 20 kW.
 
Abbiamo allora simulato il conteggio macroeconomico per due impianti tarati su queste cifre :
 
  • un impianto con tetto di 55 kWp, senza accumulo
  • un impianto con tetto di 40 kWp, con accumulo di 14 kWh
 
La valutazione è chiaramente del tutto approssimativa, e si basa su :
 
  • Costi attuali di materiali e risorse
  • IVA più frequente (10%), ammortamento in 5 anni, tassazione media relativa
  • Costi medi oggi dell’energia  in acquisto e in vendita
 
Il dato macroeconomico risultante è che questi impianti sarebbero già molto convenienti data la situazione di mercato, con tempi di rientro di 3 / 3,5 anni.
 
L’incentivo riduce il rientro di 1 anno circa, nei due casi campione esaminati.
 
 
E’ però fondamentale l’osservazione finale che impianti simili possono generare RISPARMI energetici dell’ordine dei 20 mila € annui, con un vantaggio progressivo dopo il rientro che arriverà (data la durata nel tempo di un impianto ben realizzato, e la poca manutenzione necessaria) in 25/30 anni a risparmi complessivi dell’ordine dei 500 mila €.