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"Spostamento del sole" dal giorno alla notte

Questo è il motivo più noto per includere un accumulo in un progetto fotovoltaico, ma non l’unico.  Tutti i pannelli, in modo diverso secondo la loro esposizione e inclinazione, rendono il massimo intorno a mezzogiorno, con una curva (dunque una estensione da minimo a massimo) variabile con la stagione.
Se in quelle ore non abbiamo consumi (tipicamente in fabbrica le ore di mensa sono tra le 12 e le 14), si caricano le batterie, che verranno poi usate nel pomeriggio, e poi dopo il tramonto e nelle prime ore notturne. Un grande accumulo potrebbe alimentare tutto quanto serve dal tramonto all’alba successiva.
Mentre i carichi stanno assorbendo la produzione solare, questa può cadere improvvisamente per un effetto dovuto al meteo (nuvole, pioggia, nebbia, ecc.).
In un sistema correttamente progettato e realizzato, a quel punto le batterie intervengono (se cariche ad almeno una % fissata in configurazione, tipicamente intorno al 30%), offrendo la loro energia ai carichi.
Gli inverter ibridi moderni inoltre sono in grado di lavorare nella cosiddetta modalità  “in somma di potenze”. Perché il tutto sia ottimale, si dovrà fare attenzione ai tempi di intervento e alla misura dei carichi.